domenica 15 maggio 2011

1984 di Orwell

Quello che segue è una parte della recensione di Libri e Caffèlatte.
Alla fine troverete il link per proseguire^^


LUI mi ha detto che due più due fa cinque.
... è BUONO!

Parole come ONORE, GIUSTIZIA, DEMOCRAZIA, SCIENZA E RELIGIONE non esistono più, sono state CANCELLATE perchè erano ERETICHE quindi SBUONE!
Le parole non sono importanti, non lo sono mai state. Le parole cambiano le persone e fanno riflettere, e questo è sbuono! Lui lo ha detto!
Lui sa tutto!
Lui ha posto rimedio alla malattia del pensare.
Lui ha le risposte, e le domande.
PERCHE'
Riflettere è sbuono!
Pensare è sbuono!
Amare è sbuono!
Vivere è sbuono ... servire il Partito è vita!
Il PARTITO!

Il Partito ha tre slogan:

LA GUERRA È PACE
LA LIBERTÀ È SCHIAVITÙ
L'IGNORANZA È FORZA

Io lavoro al Ministero della Verità e sono uno dei pochi che ancora conosce l'ARCHEOLINGUA, una lingua del passato. Una lingua sbuona, complicata, piena di equivoci e dubbi, che il Partito sta convertendo in NEOLINGUAARCIPIU'BUONO! 
Entro il 2050 TUTTO sarà in Neolingua, tutto sarà IPERBUONORE!
Poche parole, quelle buone scelte da LUI, senza più i sinonimi e i contrari, che creano ARCHIPENSARE, con una nuova struttura sintattica, senza il periodo ipotetico.
VENTRALSENTIRE! 
Il passato va sistemato, modificato. VA RISCRITTO.

"Chi controlla il passato controlla il futuro. 
Chi controlla il presente controlla il passato."

Nuovi articoli e nuove foto buone, quelle che dice LUI.

LUI
IL GRANDE FRATELLO 
VI GUARDA
SEMPRE!
OVUNQUE!
"(...)Nello stesso momento, però, facendo tirare a tutti un sospiro di sollievo, 
la sua minacciosa figura si dissolse per lasciare il posto al volto del Grande Fratello, 
i capelli e i baffi neri, irraggiante forza e una misteriosa serenità. 
Così grande che quasi riempiva lo schermo. 
Nessuno udì quello che il Grande Fratello stava dicendo. 
Erano solo parole d'incoraggiamento, di quelle 
che si dicono nel fragore della battaglia, impossibili a distinguersi, 
ma che fanno riacquistare fiducia per il solo fatto di essere pronunciate."
Al lavoro...
"Nelle pareti del cubicolo si aprivano tre orifizi:
a destra del parlascrivi, un piccolo tubo pneumatico per i messaggi scritti,
a sinistra un tubo più grande per i giornali, e al centro,
ad agevole portata del braccio di Winston,
un'ampia feritoia oblunga protetta da una grata metallica.
Quest'ultima serviva a eliminare la carta straccia.
Nell'intero edificio vi erano migliaia, anzi decine di migliaia di feritoie simili,
ubicate non solo nelle singole stanze, ma anche nei corridoi,
non troppo distanti l'una dall'altra.
Per chissà quale motivo le avevano soprannominate "buchi della memoria".
Quando qualcuno sapeva che un certo documento doveva essere distrutto,
oppure vedeva per terra un pezzo di carta in tutta evidenza gettato via,
automaticamente sollevava il coperchio del buco della memoria più vicino
e ve lo lasciava cadere dentro, dove un vortice di aria calda
l'avrebbe trasportato fin nelle enormi fornaci nascoste
da qualche parte nei recessi del fabbricato."
A casa...
"All'interno dell'appartamento una voce pastosa leggeva un elenco di cifre
che avevano qualcosa a che fare con la produzione di ghisa grezza.
La voce proveniva da una placca di metallo oblunga,
simile a uno specchio oscurato, incastrata nella parete di destra."
Un giorno incontro lei, la ragazza dai capelli neri, e mi da "un pezzetto di carta piegato in quattro".
Di nascosto lo prendo, di nascosto lo leggo.
L'avevo già vista durante i Due Minuti d'Odio, era bastata quella fascia scarlatta in vita per farmela detestare subito. Giovane, bella e frigida come tutte quelle della Lega Giovanile Antisesso! Eppure, quella scritta "in grossi caratteri vergati con calligrafia incerta" mi ha confuso ... TI AMO.
PSICOREATO, lo so!
Eppure quelle parole mi hanno fatto rinascere il desiderio di vivere!
Di pensare e di dire:

"Libertà è la libertà di dire che due più due fa quattro. 
Garantito ciò, tutto il resto ne consegue naturalmente."

CLASSICI MODERNI
OSCAR MONDADORI

INCIPIT (extended)

PARTE PRIMA
I
Era una luminosa e fredda giornata d'aprile, e gli orologi battevano tredici colpi. Winston Smith, tentando di evitare le terribili raffiche di vento col mento affondato nel petto, scivolò in fretta dietro le porte di vetro degli Appartamenti Vittoria: non così in fretta, tuttavia, da impedire che una folata di polvere sabbiosa entrasse con lui.
L'ingresso emanava un lezzo di cavolo bollito e di vecchi e logori stoini. A una delle estremità era attaccato un manifesto a colori, troppo grande per poter essere messo all'interno. Vi era raffigurato solo un volto enorme, grande più di un metro, il volto di un uomo di circa quarantacinque anni, con folti baffi neri e lineamenti severi ma belli.
Winston si diresse verso le scale. Tentare con l'ascensore, infatti, era inutile. Perfino nei giorni migliori funzionava raramente e al momento, in ossequio alla campagna economica in preparazione della Settimana dell'Odio, durante le ore diurne l'erogazione della corrente elettrica veniva interrotta.
L'appartamento era al settimo piano e Winston, che aveva trentanove anni e un'ulcera varicosa alla caviglia destra, procedeva lentamente, fermandosi di tanto in tanto a riprendere fiato. Su ogni pianerottolo, di fronte al pozzo dell'ascensore, il manifesto con quel volto enorme guardava dalla parete.
Era uno di quei ritratti fatti in modo che, quando vi muovete, gli occhi vi seguono. 
IL GRANDE FRATELLO VI GUARDA, diceva la scritta in basso.

TRAMA (dalla quarta di copertina): L'azione si svolge in un futuro prossimo del mondo (l'anno 1984) in cui il potere si concentra in tre immensi superstati: Oceania, Eurasia ed Estasia. Al vertice del potere politico in Oceania c'è il Grande Fratello, onnisciente e infallibile, che nessuno ha visto di persona ma di cui ovunque sono visibili grandi manifesti. Il Ministero della Verità, nel quale lavora il personaggio principale, Smith, ha il compito di censurare libri e giornali non in linea con la politica ufficiale, di alterare la storia e di ridurre le possibilità espressive della lingua.
Per quanto sia tenuto sotto controllo da telecamere, Smith comincia a condurre un'esistenza "sovversiva". Scritto nel 1949, il libro è considerato una delle più lucide rappresentazioni del totalitarismo.

PROSEGUE SU LIBRI E CAFFELATTE

Nessun commento:

Posta un commento

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...