giovedì 23 settembre 2010

Il cimitero senza lapidi e altre storie nere di N.Gaiman

Copertina
Titolo originale: M is for magic
Titolo italiano: Il cimitero senza lapidi e altre storie nere
Autore: Neil Gaiman
Anno: 2007
Anno di pubblicazione italiana: 2007
Nazione: USA
Editore: Mondadori
Genere: Fantastico, Noir
Pubblico: Ragazzi... ma anche no!

E’ un’antologia di racconti diversi tra loro, a detta dello stesso Gaiman: «alcuni un po’ paurosi, altri abbastanza divertenti e ce ne sono un mucchio che non sono né l'una né l'altra cosa, ma che spero finiranno comunque per piacervi» … Tranquillo Mr. Gaiman, mi sono piaciuti tantissimo!

Neil Gaiman
Ha davvero bisogno di presentazioni? Direi di no! Mi limiterò a mettere il link del suo sito:

Ora veniamo ai racconti...

Il cimitero senza lapidi
Questo è il racconto che diverrà (sarebbe più corretto dire è divenuto visto che è già edito) un libro per ragazzi “The Graveyard Book” (Il figlio del cimitero). 
E’ la storia di un bambino, Bod, che è allevato in un cimitero da alcuni fantasmi e diventa amico di una strega la cui tomba è senza lapide. Bod, ovviamente, cerca di procurargliene una. Per questo sarà costretto a uscire per la prima volta dal cimitero. Geniale! Gaiman è un mito! Mi è piaciuto, soprattutto la figura spettrale di Liza Hempstock, la strega. Leggerò anche il libro! (già in mio possesso :)
Copertina "Il figlio del cimitero"

Il ponte del troll
E’ uno dei miei preferiti! E’ scritto in prima persona e racconta la vita a sprazzi di un bambino-ragazzo-uomo e il troll che incontra sotto un ponte e che vuole la sua vita. E’ molto triste la sua figura, secondo me ovvio, soprattutto quando lui crede d’amare una ragazza ma non si fa problemi a supplicare il troll di prendere lei al suo posto. Il finale mi ha trasportata nell’immensa solitudine del protagonista, solo come Gaiman riesce a fare.   
Un immenso troll sotto il ponte 
di Fremont in Seattle 
Non chiedetelo a Jack
Inquietante è dir poco. E’ talmente breve però che se scrivo anche solo due righe per la storia rovino la lettura del racconto. Trascrivo solo come inizia: «Nessuno sapeva da dove fosse arrivato il giocattolo, a quale bisnonno o a quale lontana prozia fosse appartenuto prima di finire nella camera dei bambini»… paura, eh?
Questo è il tipico giocattolo che non comprerò mai!
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venerdì 17 settembre 2010

I Diari delle Streghe (SAGA di 4 libri) di L.J. Smith

Ora che li ho letti tutti e quattro posso dire la mia sull’intera saga


I diari delle streghe” di Lisa Jane Smith 
L’iniziazione – La prigioniera – La fuga – Il potere

Le prime parole che mi vengono in mente sono: banale, superficiale e “erbo-cristallologica.
Quest’ultima non esiste, ovvio, me la sono inventata ma vi assicuro che è più che azzeccata. Durante la lettura sono numerosi gli incontri con erbe e cristalli e qui nulla da dire, peccato che tutto il resto mi abbia fatto sbadigliare, sbuffare e annoiare.
Non dico che siano illeggibili, per mia natura non dico mai che un libro mi ha fatto schifo (anche se magari lo penso) di solito mi limito a dire che a me non è piaciuto. Più soft e diplomatico.
Quindi, le streghe della Smith non mi sono piaciute!
L’unico personaggio che salvo un po’ è Faye, almeno in alcuni momenti ha tirato un po’ su il tenore. Rimane però una “cattivella” e basta.
Cassie, la protagonista, parte insipida (e qui è giusto, visto che la saga parla anche di crescita) ma poi muta in un modo che è poco coerente, secondo me. Le varie storielle amorose lasciano il tempo che trovano, mi ricordava in certi passi “Beverly Hills 90210” e non lo dico come un complimento! Frasi senza senso buttate qua e là in modo surreale e incoerente.

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sabato 11 settembre 2010

Il sentiero di legno e sangue di Tarenzi


Titolo: Il sentiero di legno e sangue
Autore: Luca Tarenzi
Illustrazioni: Rom
Anno di pubblicazione: 2010
Nazione: Italia
Editore: Asengard - Wyrd
Genere: Weird  
Pubblico: per tutti
Pagine: 144

Incipit
«Si muove.»
Furono queste le prime parole che sentii.
Seguì un istante di silenzio.
«Impossibile» fece un’altra voce.
«Si è mosso, l’ho visto.»
Di nuovo la voce che aveva parlato per prima: bassa, cavernosa, con l’accenno di un ringhio nascosto appena sotto la superficie.
L’altra invece era acuta e vagamente metallica.
«Non può muoversi, è spento. È tutto fermo qua dentro. Guardaci,
se non mi credi.»
Qualcosa si mosse dietro di me. Un rumore di passi strascicati.
Mi sentivo come se stessi emergendo a fatica da un sonno profondissimo.
Non vedevo nulla: né luce, né oscurità, nemmeno il nero senza fine di chi tiene gli occhi chiusi. Ero letteralmente privo del senso della vista. Cercai di muovermi, ma il mio corpo mi sembrò lontano, remoto, e non mi obbedì.
Da dietro mi arrivò una sorta di grugnito. [...]

Quarta di copertina
Apre gli occhi nel cuore di un’immensa conchiglia. Ha un corpo di legno articolato e ingranaggi, e il cadavere del suo costruttore giace accanto a lui. Non ha un nome, non ha memoria, ma appena nato ha già mostruosi nemici che lo braccano e una missione che non ha chiesto né desiderato: diventare umano. Attorno a lui c’è un mondo che un’antica catastrofe ha trasformato nel sogno delirante di un folle, alle sue calcagna due Incubi, la Maschera e la Bestia, e davanti a lui un sentiero costellato di mutazioni, tribù selvagge, divinità del caos e giganti marini che lo condurrà verso un destino molto più incerto di quanto i suoi creatori avessero mai potuto prevedere.

Una breve recensione la trovate QUI! su Libri e caffelatte.

Le sole conclusioni sonoNel complesso mi è piaciuto, anche se però non mi ha entusiasmato. Forse troppo corto per me, sono solo 138 pagine, o più semplicemente il weird è talmente strambo che bisogna esserci portati
Il libro è davvero ben scritto, bella la storia con alcuni riferimenti esoterici che ho gradito e tutto quello che serve per un weird in piena regola
Sul finale l'autore strizza l'occhio su un possibile seguito, sinceramente ci spero!
Lo consiglio agli amanti del genere ^_^

venerdì 10 settembre 2010

Leviathan di Scott Westerfeld

Copertina Edizione italiana
Titolo originale: Leviathan
Titolo italiano: Leviathan
Autore: Scott Westerfeld
Illustrazioni: Keith Thompson
Anno: 2009
Anno di pubblicazione Italiana: 2010
Nazione: U.S.A.
Editore: Einaudi
Genere: Steampunk  
Pubblico: Young Adult
Pagine: 406


-Leviathan è una storia imperniata tanto sui futuri possibili quanto sui passati alternativi. Guarda avanti verso un futuro in cui le macchine somiglieranno a creature viventi, e le creature viventi potranno essere fabbricate come macchine. E tuttavia l'ambientazione del romanzo si rifà anche a un'epoca precedente, in cui il mondo era diviso in aristocratici e gente comune, e in molti Paesi le donne non potevano né arruolarsi nell'esercito né votare. È questa la natura della letteratura steampunk: mescolare futuro e passato.-(S. Westerfeld)




Trama
L'arciduca Francesco Ferdinando viene assassinato, scatenando il conflitto tra Austria e Serbia che degenererà nella Prima Guerra Mondiale. Svegliato nel cuore della notte in un palazzo di Praga, Alek, figlio dell'arciduca, fugge a bordo di un Camminatore con gli unici alleati che gli sono rimasti, il conte Volger e il Maestro di meccanica Klopp
Alek mentre fugge via a bordo del Camminatore
Nel frattempo, Deryn Sharp, ragazza scozzese con il sogno del volo, si traveste da maschio e fugge da casa per arruolarsi nell'aviazione britannica, muovendo i primi passi in un mondo di lucertole messaggere, irascibili meduse volanti e pipistrelli da guerra. 

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