lunedì 27 febbraio 2012

[ebook] Nel buio di AA. VV. (Altrisogni/D&N)

Fonte Libri e caffelatte
cover

Le riviste Altrisogni e D&N hanno creato un'antologia horror davvero ben strutturata. Dal concorso NEL BUIO che si è tenuto tempo fa, ecco dunque l'ebook tanto atteso. 
Non solo. I racconti sono intervallati da inquietanti fotografie. Già la copertina dovrebbe dare un assaggio, ma vi posso assicurare che le immagini all'interno lo sono altrettanto.

L'antologia contiene non solo i 10 racconti finalisti e 10 fotografie, di cui Abietti con "Il grande buio" si è aggiudicato il podio per lo scritto e Agnoletti con "Omaggio a Poe" per la foto, ma ci sono degli special guest. 
Per i racconti sono: AronaFarrisColaAstori Di Marino che hanno "partorito" una loro versione del buio. 
Nel campo della fotografia sono: CavannaChelli Nodari
Mio parere personale, mi sono innamorata della foto di Biancaneve di Cavanna :D

Ma andiamo nell'ordine perchè la carne al fuoco è davvero tanta!
Vi riporto incipit e "accenni di trama" così come sono stati presentati dai curatori dell'antologiaAntonini Di Domenico, per non sciupare il piacere della lettura. Essendo dei racconti, si fa prima a leggerli che a fare troppi anticipi ;)

Dall'introduzione a cura di Lo Forti: (...) Mentre il valore espressivo delle foto, in virtù della loro natura “sensibile”, si impone immediatamente e non ha bisogno di essere spiegato ma solo recepito e interiorizzato, quello dei racconti si rivela in maniera assai più ellittica e allusiva. 
Ogni storia presenta infatti un approccio differente, non solo al soggetto, ma anche al contesto che lo contiene. 
Così, se nel racconto vincitore, Il grande buio, di Yuri Abietti, scopriamo un’oscurità vorace, attiva e implacabile, in altri casi l’assenza di luce viene vissuta come perdita, sottrazione, mancanza.
Non mancano rivisitazioni originali degli archetipi ancestrali dei quali il buio è simbolo e araldo, spesso fulminanti nella loro espressività sintetica. Anche quando il buio è relegato al ruolo di scenario, poi, esso si prende - letteralmente! - la scena.

INCIPIT racconto vincitore:
IL GRANDE BUIO di Yuri Abietti
Mi manca la luce. Sapeste quanto mi manca.
Quanto tempo è passato dall’arrivo del Buio? Sei mesi? Un anno? Credo che nessuno abbia potuto tener conto del passare del tempo. A me sembrano passati secoli, tutti uguali. Ogni secondo, ogni minuto, ogni giorno... sembra interminabile.
la foto vincitrice
"Omaggio a Poe" di Agnoletti
Special Guest
TRAMA Dall'introduzione dei curatori: (...) Con il suo Una situazione oscuraArona ha realizzato un racconto fantastico che unisce l’ironia a un horror sottile, sfiorando i temi del weird e della fantascienza e ambientando il tutto sulle nostre montagne. 
Fango, di Clelia Farris, è un racconto dove horror e fantascienza sono “costretti” a unirsi negli angusti spazi di una stanza priva di uscite: in questo setting claustrofobico, il buio si riempie di… qualcosa di molto spiacevole. 
Alberto Cola ha scritto Loro se ne cibano, un racconto di fantascienza militare, dove una guarnigione si trova a dover affrontare una minaccia oscura e sfaccettata
Cristiana Astori ha contribuito con Hai paura del buio?, un horror violento, sanguinario, inquietante: scritto con uno stile diretto e molto efficace, è una vera immersione nella paura. 
Ultimo, ma non certo per importanza, Tengu, di Stefano Di Marino: una storia d’azione e avventura, ambientata in un mondo fantastico dove un globale tecno-impero del Sol Levante si ritrova improvvisamente in ginocchio quando la luce e l’energia vengono a mancare.

PROSEGUE SU LIBRI E CAFFELATTE

martedì 21 febbraio 2012

[libro] Il mondo della foresta di U.K. Le Guin

Recensione integrale
URANIA

Il mondo della foresta (The world for world is forest) è un romanzo fantascientifico a sfondo ecologico di Ursula Le Guin. Pubblicato per la prima volta in forma breve nell'antologia Again, Dangerous Visions nel 1972/1973, è poi divenuto un romanzo breve nel 1976.
Anche se rientra nel Ciclo dell'Ecumene di sette romanzi, io l'ho letto senza problemi.  

INCIPIT (dei primi tre capitoli)

1
Davidson
Due episodi del giorno precedente erano nei pensieri del capitano Davidson al suo risveglio, e lui rimase a osservarli nell'oscurità, per un lungo periodo di tempo, senza alzarsi dal letto.
Uno positivo: il nuovo carico di donne era arrivato. Incredibile ma vero. Erano a Centralville, a ventisette anni dalla Terra con la navigazione ultraluce, e a quattro ore di elicottero da Campo Smith: la seconda infornata di femmine da accoppiamento per la New Tahiti Colony, tutte sane e pulite, 212 capi di razza umana di prima scelta. O che poteva passare per prima scelta, a ogni buon conto.
Uno negativo, il rapporto dall'Isola Discarica: raccolti scarsi, massicce erosioni, smottamento totale. (...)

2
Selver
Ogni tinta della ruggine e del tramonto, rossi marrone e verdi pallidi, cangiava interminabilmente nelle lunghe foglie agitate dal vento. Le radici dei salici ramati, spesse e nodose, erano color verde muschio in prossimità dell'acqua corrente, che, come il vento, si muoveva con lentezza, con molti ritorni e pause apparenti, trattenuta da rocce, radici, foglie cadute e fronde pendenti.
Nessun cammino era netto, nessuna luce era ininterrotta nella foresta. Nel vento, nell'acqua, nella luce del giorno e in quella delle stelle sempre s'infilavano la foglia e il ramo, il tronco e la radice, il chiaroscuro, la complessità. Brevi percorsi correvano sotto i rami intorno ai tronchi, sulle radici: non procedevano diritti, bensì cedevano a ogni ostacolo, tortuosi come nervi. (...)

3
Lyubov
Il capitano Lyubov aveva mal di testa. Il dolore cominciava piano nei muscoli della spalla destra, e di lì saliva in crescendo, fino a diventare un oppressivo rullo di tamburi al di sopra dell'orecchio destro. I centri della parola sono nella corteccia cerebrale sinistra, pensò; ma non sarebbe stato capace di dirlo a voce alta: non riusciva a parlare, o a leggere, o a dormire, o a ragionare. Emicrania.
Naturalmente l'avevano già guarito dall'emicrania una volta al college e una seconda volta con le sedute obbligatorie di Psicoterapia Profilattica dell'esercito, ma Lyubov si era ugualmente portato le pastiglie di ergotamina, quando aveva lasciato la Terra: non si sa mai. Ne aveva prese due, con un analgesico, un tranquillante, e una pastiglia digestiva per annullare gli effetti della caffeina che annullava quelli dell'ergotamina, ma lo scalpello continuava a colpire dall'interno, proprio sopra l'orecchio destro, al ritmo del grosso tamburo.


TRAMA
Gli uomini sono sparsi su vari pianeti nell'universo conosciuto col nome di Ecumene o Lega di tutti i mondi. Con varie colonie a disposizione, con una tecnologia che permette viaggi interstellari e comunicazioni istantanee grazie all'ansible, gli uomini espandono i territori alla ricerca del legno. Il legno è divenuto rarissimo e quindi molto richiesto.
Non sono uomini terrestri, però, bensì la Terra è una colonia degli uomini del pianeta Hain da cui sono partiti in epoche remote. 
Questo in sintesi, il panorama generico della saga.

Ora veniamo al libro in questione.
La trama è sempliceNew Tahiti è un nuovo pianeta dove il legno è abbondante e per questo viene invaso dagli uomini. I suoi abitanti, creature pelose e verdastre simili a scimmiotti, hanno sviluppato una coscienza collettiva col pianeta e la meravigliosa foresta che lo ricopre per intero. La loro spiritualità è direttamente collegata alla foresta. Gli uomini, intaccando l'equilibrio forestale, hanno innescato dei gravi problemi anche al popolo, che inizia a ribellarsi. Scoppia la guerra.
Protagonisti con POV alternati sono soprattutto Selver, Lyubov e Davidson. Attraverso i loro occhi e le loro emozioni, l'autrice descrive la lotta del popolo Athshiani (chiamato in modo dispregiativo i creechie) per la libertà.

I personaggi più incisivi sono Selver, un Athshiano fiero e combattivo. Lyubov, un antropologo (un uomo di scienza) che cerca di instaurare il dialogo attraverso la conoscenza "interrazziale" e Davidson, il soldato "colonizzatore e spietato".

CONCLUSIONI: Mi è piaciuto molto. E' scritto bene, scorre liscio senza intoppi verso un finale plausibile ma non "idilliaco". A mio avviso, un buon romanzo. L'ambientazione è ben definita e la storia coerente. 
CONSIGLIATO!

NOTA: Per tutto il tempo mi sembrava di vedere "omini blu" e non "scimmie verdi", sarà un caso?

Un'immagine dal film AVATAR
OPS! Ma non era una trama "originale" quella di Avatar?
Non solo. Ci sono altri romanzi da cui sono state prese e riadattate le idee
Ora passerò a Call me Joe di P. Anderson. Mi è sembrato di capire che quest'ultimo sia stato razziato per benino ... vi tengo informati.
Alla prossima!

PS: riporterò le mie "nuove" conclusioni su Avatar alla fine della seconda lettura. -_-

Da Libri e Caffelatte

martedì 14 febbraio 2012

Cime tempestose di E. Brontë

Speciale per San Valentino
Cover GARZANTI
Era una fredda domenica di dicembre dei primi anni '80.
Avevo sei o sette anni. 
La televisione era una sola nel soggiorno, e in bianco e nero. Mio padre e mi nonno leggevano il giornale mentre mia madre stava lavando i piatti in cucina. 
D'un tratto, partono delle immagini spettrali di una casa di sassi isolata nella brughiera scossa dal vento. C'è una musica mentre scorrono le scritte con i nomi, scritti in grande che riempiono lo schermo.
Mia madre si precipita in sala con il piatto che gocciola trattenuto dal grembiule.
<<Cos'è, Samina?>> Così mi chiamava, e chiama ancora.
<<Non so. E' iniziato ora.>> le rispondo senza staccare lo sguardo dalla tv.
Le scritte finiscono e si vede un uomo che arranca nella neve alta sfidando il vento. Spinge un massiccio cancello di legno. Entra in una casa, cupa e spartana. Viene assalito da due cani, che vengono però richiamati subito dal padrone. Lo straniero avanza lungo il corridoio e si porta in una stanza dove un camino acceso illumina un uomo statuario, e due anziani seduti a un tavolo.
Si scopre che l'uomo era atteso. <<Sono il nuovo affittuario della fattoria>> disse mentre un'altra donna fece capolino dalla grossa poltrona vicino al camino.
Nessuno proferì parola. 
Poi, un volto dai lineamenti marcati riempì lo schermo. Uno sguardo truce s'impossessò di me. Era bellissimo!
<<Uh!>> sussultò mia madre. <<E' Laurence Olivier!>> Si adagiò nella poltrona vicino a me. <<E' il Cime tempestose. E' bello!>>
Alla parola "è bello" mio padre si spostò sulla sedia, come se gli fosse venuto un brivido lungo la schiena. Mio nonno invece fu colto da tosse improvvisa.
<<Papà, devi fumare meno la pipa!>> gli disse mia madre ormai padrona tacita della televisione.
E fu così che conobbi Cime Tempestose
E Heathcliff! ^__^

UN FRAMMENTO DEL FILM QUI!

Un'immagine del film del 1939
Anche se ero piccina, Cime tempestose mi colpì profondamente. 
La mano dello spettro che gela il povero signor Lockwood mi fece sobbalzare. 
Le misteriose origini del piccolo Heathcliff erano e rimangono un mistero. Sarà davvero figlio dell'Imperatore della Cina? :D
Quando muore Chaty e Heathcliff la maledice costringendola a tornare dal mondo dei morti per tormentarlo, ho avuto i brividi.
Cresciuta, ho comprato il libro. L'ho letto, e riletto.
Cime tempestose rimane a oggi il libro che più mi ha colpita. Una storia d'amore sì, ma tragica e sovrannaturale. Non è certo un romanzetto rosa. Heathcliff è oscuro. E' un dannato.
Un romanzo che suscita emozioni forti ancor oggi. 
E' da scoprire e riscorpire. Da vivere.
L'autrice ha scritto solo questo romanzo, senza conoscere l'amore. Eppure è riuscita a entrare nell'essenza di un amore disperato e sofferto meglio di molti altri scrittori "vissuti". Ecco perchè è entrata nella storia e nel cuore di molti lettori. E nel mio.

In questo San Valentino, scoprite una storia senza tempo. Vera. Potente.
Un abbraccio

PS: Su Libri e caffelatte e su ProcinoKafè troverete le immagini d'amore di quest'anno ^__^
BUON SAN VALENTINO!

lunedì 13 febbraio 2012

Greensleeves di Jeff VanderMeer

FONTE LIBRI E CAFFELATTE (recensione integrale)
Cover di 40K
INCIPIT
Quella sera di gennaio, fuori dalla biblioteca Samuel Devonshire Memorial, gli uccelli congelavano in volo, tentando atterraggi di fortuna sulla pista dell'O'Hare; i bambini, trascinati in casa dai genitori, venivano gettati nel caminetto a sciogliersi, per le vie della città, tram spettrali sbuffavano dalle froge come cavalli di ferro, mandando volute di condensa a raggelarsi sui binari.
All'interno, Mary Colquhoun era sovrastata da tre piani di quiete. Il silenzio ammantava le corsie, gli scaffali, i tavoli. Impossibile scuoterlo. Mary lo aveva coltivato per anni, fino a conoscerlo in ogni sfumatura: il timbro e il tono dei suoi echi muti, la caratteristica qualità sussurrata del pianterreno in confronto alla solennità polverosa del primo piano, alla tetraggine del terzo. 
In quel silenzio, lasciandosi travolgere da ondate torbide di caffè, Mary poteva abbandonarsi ai ricordi. I muscoli del suo volto quarantatreenne si rilassavano, le rughe si distendevano. Mary dimenticava i pochi bibliofili incalliti che si ostinavano ancora sui classici del Dr. Seuss. Dimenticava i senzatetto accampati nell'angolo più appartato del primo piano.
"Sssccc" sibilavano le bocchette dell'aria. "Zitti" sospiravano i computer. "Tacete ticchettavano gli orologi.

TRAMA
Immagina una donna triste e insicura, una biblioteca di tre piani e un'aquila scolpita nell'eleganza del suo volo in una cupola di vetro. Aggiungi un giullare variopinto e affascinante in cerca di una rana troppo cresciuta - e ti prego, considera che la rana è molto intelligente, sarcastica e intonata - un pugno di senzatetto che vivono stabilmente al primo piano e una serie di oggetti dal comportamento singolare. 
Porta a ebollizione e assaggia.
Se trovi che ci sia una punta di follia di troppo forse ti è sfuggito qualche dettaglio.

Vincitore di numerosi premi, tra cui il World Fantasy Award (per due volte), è autore di racconti e romanzi fantasy tradotti in più di 15 lingue.
Scrive, tra gli altri, per il LA TimesBoing BoingThe Washington Post WorldOmnivoraciousThe New York Times ReviewsThe B&N Revieus.
Il sito dell'autore è QUI!


Qui finiscono le note sull'ebook, io aggiungo:
Con all'attivo la Saga di Ambegris, conclusa con l'ultimo romanzo "Finch" del 2009 (che però sembra essere collegato solo agli ultimi due City of Saints and Madmen e Shriek: An Afterword), Jeff VanderMeer ha scritto molti romanzi, antologie, saggi e a noi NON GIUNGE NULLA! :(
Finalmente, 40K ha messo in ebook a soli 0,99 centesimi un RACCONTO "Greensleeves" nuovo di zecca. E' del 2012! ^__^

CONCLUSIONI
E' scritto bene, anche se è in terza e si rimane distanti dai personaggi. E questa è l'unica nota "dolente", ma si fa per dire visto che va a gusti.
Per tutto il resto, mi è piaciuto molto.
La trama scorre che è un piacere, i personaggi sono ben costruiti. L'atmosfera esprime il senso della meraviglia per tutto il tempo. E' quasi una fiaba, in realtà. Un racconto piacevole con una rana davvero intrigante, anche se ho preferito l'aquila. ;) I senzatetto sono straordinari. A Mary ci si affeziona dopo due paragrafi e il giullare dagli occhi cannella ... be' non vi voglio rovinare la sorpresa, però è forte e pungente proprio come la cannella  :D
LO CONSIGLIO!

NOTA: mi è sembrato di capire che il costo di soli 0,99 centesimi sia "temporaneo". Lo trovate su Amazon.it, dove l'ho preso io, oppure vi rimando al sito di 40K per altri dettagli QUI!

FONTE LIBRI E CAFFELATTE
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