martedì 12 febbraio 2019

[film] Millennium: quello che non uccide


"Millennium: quello che non ti uccide" è il seguito cinematografico della fortunata serie di romanzi e film "Millennium", di cui ho solo visto i film. 
C'è un po' di confusione perché gli originali sono svedesi, del resto lo scrittore era Stieg Larsson. Quindi hanno fatto i primi 3 film in Svezia, bellissimi, per poi ripartire con la versione USA. Altrettanto belli, ma era necessario?

Però, c'è un però...
I libri, dopo la morte dell'autore, hanno proseguito con David Lagercrantz, mentre i film hanno avuto delle varianti che non ho capito.

I libri sono:
- Stieg Larsson, Uomini che odiano le donne
- Stieg Larsson, La ragazza che giocava con il fuoco
- Stieg Larsson, La regina dei castelli di carta
- David Lagercrantz, Quello che non uccide
- David Lagercrantz, L'uomo che inseguiva la sua ombra

    




film, invece sono:

Con regia di Niels Arden Oplev
- Uomini che odiano le donne (Män som hatar kvinnor) (Svezia, Danimarca) (2009)
- La ragazza che giocava con il fuoco (Flickan som lekte med elden) (Svezia, Danimarca) (2009)
- La regina dei castelli di carta (Luftslottet som sprängdes) (Svezia, Danimarca, Germania) (2009)

Poi hanno rifatto il primo USA, che riprende il primo romanzo anche:
Con la regia di David Fincher 
 -Millennium - Uomini che odiano le donne (The Girl with the Dragon Tattoo) (USA, UK, Svezia, Germania) (2011)

La protagonista Lisbeth Salander interpretata da (a sinistra) Noomi Rapace (serie svedese)
Rooney Mara che recita nel primo Usa 

E ora l'enigma: perché il film in questione è il quarto della saga scritto da David Lagercrantz?
Mistero... 

Con la regia di Fede Álvarez 
- Millennium - Quello che non uccide (The Girl in the Spider's Web) (USA, UK, Svezia, Germania, Canada) (2018)

Claire Foy altro nuovo volto per Salander
E' ovvio che questo mi ha creato dei buchi, ma mi è bastato rivedere quelli svedesi, anche se non sono simili a quelli USA. Tre donne, tre attrici con due stili di regia sono però troppi per fare una saga, a mio avviso. Ma questo abbiamo e dobbiamo accettarlo.

Il film per fortuna non è male, si va vedere. Non ho idea però se sia fedele ai romanzi. Ho trovato un po' forzata la sorella e comunque nel mezzo, da quando sono bambine al ritrovarsi da adulte, c'è un buco spiegato in poche battute che fatico a digerire.


Molto belle le ambientazioni, la fotografia e molte scene in cui Lisbeth diventa meglio di un personaggio di un videogioco e fa cose che Tomb Rider's Lara Croft non se le sogna neppure.
Infatti, il confine tra questo film "serio" e il film reboot su Lara non lo vedo. Anche la sorella "patinata" è perfetta per l'antagonista.
Donne dure, che fanno cose che sono irreali nella vita vera, ma se parte da un romanzo giallo, va bene, se parte da un videogioco, non è serio.

Che dire? Siamo alle solite.
Mi è piaciuto, ma perché mi piacciono i videogiochi. Altrimenti questa Salander sarebbe una farsa stereotipata, che fa la dura col cuore tenero, che fa l'hacker solo a tempo perso... insomma se irreale dev'essere, che Lara Croft sia. Ops, scusate, che Lisbeth Salander sia.
Alla prossima.

Nota finale: Il primo resta memorabile. 

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