martedì 28 dicembre 2010

Alice nel paese della vaporità di F. Dimitri

Cover Salani di Barbieri
INCIPIT
DIECI ANNI PRIMA
Ben aprì gli occhi  e il buoi rimase. Era cieco?
No, si disse.
Cento puntini gli ballavano sul naso. Bianchi e scarlatti e blu, illuminavano le forme, illusioni che poco a poco prendevano sostanza. Ben non era cieco. Soltanto stordito.


TRAMABen è un giovane londinese che soffre di allucinazioni. Per lavoro legge manoscritti. Una notte gli arriva un libro che si chiama Alice nel Paese della vaporità. Noi con lui seguiamo la storia di Alice, un'antropologa che vive in una Londra Vittoriana che non c'è mai stata. Alice viaggia nella Steamland, una terra invasa da un gas che provoca allucinazioni e mutazioni
Una terra in cui la realtà cambia a ogni istante, in cui "giusto" e "sbagliato" sono soltanto parole, e in cui le parole stesse si trasformano in odori e sensazioni. Quella di Alice parte come una ricerca, ma si trasforma subito in una lotta per la vita e per la morte. Alice dovrà sopravvivere in una terra oscura, in cui non c'è differenza tra orrore e meraviglia. Ben legge la sua storia. E qualcosa succede anche a lui.


CONCLUSIONI: Mi piange il cuore nel dire che NON mi è piaciuto! 
Il libro è per la maggior parte scritto benino, anche se secondo me è una scrittura frettolosa. Una buona parte è però scritta maluccio! E da Dimitri (autore tanto rinomato) pubblicato da Salani (editore di Harry Potter) non me lo aspettavo proprio!
L'ambientazione della SteamLand è carina ma già vista e rivista con fondamenta vacillanti
NON è un romanzo Steampunk come invece viene spacciato, questo l'ho trovato offensivo per me lettore e acquirente! Scrivere tante parole aggiungendo steam (steamland o steamguscio per capirci) non fanno un libro a vapore!
Se alcuni personaggi (Zap, Miyamoto, il Coniglio e qualcun'altro ancora) li salvo altri, tra questi la stessa Alice che dovrebbe essere la colonna, è quella che più manca di anima. E questo è strano, considerando che l'autore spende molto (in parole) per le emozioni e le sensazioni. 
Altra nota negativa, l'esagerata VOLGARITA' sia di alcuni personaggi (Alice è una sboccata esagerata, troppo!) che dell'autore stesso nel descrivere alcune scene. Se un personaggio è volgare, mi sta bene! Ma la voce narrante dovrebbe essere in grado di scrivere/narrare usando termini adatti al genere in questione, fantastico in questo caso. 

Esempio dal libro:
<E quando il c***o di Clint la penetrò, facendola gridare per l'uno e per l'altro, 
tutto finì e tutto cominciò. Alice si lasciò andare.> (pg 214)
A prescindere che la frase poteva essere scritta in cento alti modi diversi, ma poi che significa? Per l'uno e per l'altro cosa? Tutto finì e tutto cominciò cosa? Alice si lascia andare a cosa? Al piacere? O lascia fare tutto a Clint? BHO! Mistero!

Il finale è fiacco e veloce, scontri che il lettore attende dall'inizio sono resi frettolosi e approssimativi.
In conclusione, è stato una feroce delusione!
BOCCIATO!

FONTE LIBRI E CAFFELATTE

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