venerdì 30 settembre 2011

Lasciami entrare di J. A. Lindqvist

MARSILIO
INCIPIT

Il luogo

Blackeberg.
Fa pensare a quei dolci rotondi di pasta di cocco, magari fa venire in mente la droga. Una vita decente. Si pensa alla metropolitana, ai sobborghi. Poi probabilmente non viene in mente nient'altro. Anche lì, come dappertutto, ci abita della gente. È per questo che il quartiere è stato costruito, perché le persone avessero un posto dove abitare. Non è un luogo cresciuto in modo naturale, no. (...)

Nessuno li vide quando si trasferirono.
A dicembre, quando alla fine la polizia riuscì a rintracciare il trasportatore che aveva effettuato il trasloco, questi non aveva molto da raccontare. Nella sua agenda del 1981, aveva soltanto scritto «18 ottobre: Norrköping Blackeberg (Stoccolma)». Ricordava che si trattava di un uomo e di sua figlia, una ragazza carina.

TRAMA: Il quartiere calmo e "noioso" di Blackeberg, un sobborgo di Stoccolma, viene scosso da una serie di omicidi. Persone sgozzate e prosciugate del sangue vengono trovate abbandonate nel bosco. La polizia indaga.
Oskar, un ragazzino di dodici anni timido e introverso, è vittima dei compagni di classe. Si sfoga nel parco del suo condominio la notte accoltellando delle piante. Eli, una ragazzina all'apparenza sua coetanea, si è trasferita da poco nel palazzo con un uomo che Oskar suppone essere il padre.
Tra i due nascerà un'insolita amicizia che sfocerà nell'inquietante accettazione di essere soli nel mondo. E contro il mondo.

CONCLUSIONI: Mi è piaciuto molto anche se lo stile è prolisso e spesso si dilunga annoiando un po', ma nulla di "grave". Alla fine si supera la parte lenta e ritorna con scene interessanti e ben gestite. Si gioca molto sulle atmosfere. Il personaggio della bambina è fantastico. 
Consigliato e promosso!

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