mercoledì 28 settembre 2011

EVERLOST di N. Shusterman

Cover PIEMME FREEWAY 2009
Recensione completa QUI!


EVERLOST (uscito nel 2006 negli USA ma da noi solo nel 2009) è il primo libro di una trilogia chiamata Skinjacker. L'autore ha già pubblicato nel 2010 in America Everwild. Ed è NOVITA' recente il terzo e conclusivo Everfound. E da noi? Mha! Per ora c'è solo il primo, che io sappia.

INCIPIT
Verso la luce ...

Un tornante sopra una foresta morta, un giorno come tanti. 
Una Toyota bianca andò a sbattere contro una Mercedes nera creando, per un momento, una macchia grigia. Alexandra, Allie per gli amici, era sulla Toyota. Stava discutendo con suo padre a proposito del volume della radio e proprio in quel momento aveva slacciato la cintura di sicurezza per sistemarsi la camicetta.
Nel sedile posteriore della Mercedes c'era Nick, vestito per il matrimonio del cugino. Voleva mangiare la stecca di cioccolata che aveva tenuto in tasca per tutta la mattina, ma siccome stava seduto tra il fratello e la sorella, e loro continuavano a spintonarlo, la cioccolata gli si era spalmata in faccia. Era un'automobile pensata per quattro passeggeri, però erano in cinque a bordo, quindi niente cintura di sicurezza per Nick.
Sulla strada c'era anche un pezzo di acciaio, piccolo ma tagliente, caduto da un camion di rottami. Almeno una dozzina di auto erano riuscite a evitarlo, ma la Mercedes non fu altrettanto fortunata. Sfrecciò sopra il metallo, la ruota anteriore esplose e il padre di Nick perse il controllo dell'auto.
Mentre la Mercedes schizzava oltre la linea di mezzeria piombando in mezzo al traffico che proveniva in senso opposto, Allie e Nick alzarono lo sguardo
Entrambi scorsero un'auto avvicinarsi a una velocità pazzesca
Non videro tutta la loro vita scorrergli davanti agli occhi, non ci fu il tempo. Accadde tutto così in fretta che nessuno dei due pensò o sentì granché. L'urto li sbalzò in avanti. Sentirono lo schiaffo degli airbag che si gonfiavano, ma a quella velocità, e senza cintura di sicurezza, non c'era molto che gli airbag potessero fare. Sentirono il parabrezza contro la fronte.
L'istante dopo, c'erano passati attraverso.
Lo schianto del cristallo si trasformò nell'ululato del vento e il mondo diventò buio.

TRAMA (quarta): Nick sta andando al matrimonio del cugino quando la Mercedes del padre va a schiantarsi contro la Toyota sulla quale viaggia Allie, in quel momento impegnata a discutere con i genitori sul volume della musica che sta ascoltando. 
Molto tempo dopo, che per Nick e Allie dura solo un attimo, i due si risvegliano. Sono morti, eppure sono rimasti qui, nel mondo. Il mondo però non si accorge più di loro. Per un motivo sconosciuto sono rimasti incastrati fra la vita e la morte in quella specie di limbo che si chiama Everlost
È pericoloso, è spaventoso ma non è disabitato. Molti altri vivono, se così si può dire, in quella sospensione del tempo e del giudizio, ma nessuno di loro è adulto. A Everlost ci sono solo ragazzi, tutti cristallizzati nell'attimo in cui sono morti. Stessi vestiti, stesse abitudini, stesso linguaggio. Stessa angoscia, almeno all'inizio.
Poi l'abitudine prende il sopravvento e tutti si rassegnano a perdere la memoria del proprio passato. Ci si dimentica della propria famiglia, dei propri amici; persino del proprio nome
Tutti gli abitanti di Everlost si rassegnano e dimenticano. Tutti, tranne due.

CONCLUSIONI: è un gradevole romanzo ma è per ragazzi. Lo consiglio a chi avesse un'età tra i 12 e i 15 anni. Se proprio uno fosse più grande e molto curioso, si lascia leggere ma senza troppe aspettative.
Il finale è aperto ma non tronco.
Onestamente, io non leggerò i seguiti. In alcuni momenti mi sembrava di leggere una favoletta per i bambini che introducesse l'argomento dell'aldilà e di come potrebbero essere i "cattivi". Troppe ingenuità e molti cliché.
Comunque alcune idee sono davvero gradevoli. Speravo si trattasse di un libro per tutti come Unwind, che è stato pubblicato con un solo anno di differenza, infondo. Ho riscontrato un abisso, invece.
Forse, è solo una mia supposizione però, l'autore li ha scritti con molti anni di distacco ma è la casa editrice che li ha pubblicati vicini. Chissà?
Anche lo stile è molto diverso.
Unwind era fresco, originale. Non mi sono mai annoiata.
Purtroppo Everlost è spesso lento e noioso con una struttura stilistica inferiormente netta. Il pov è ballerino, colmo di infodump buttati a casaccio (la storia della nave gettata in bocca al lettore direttamente dall'autore come fosse preso da wikipedia? Perchè?). Anche in Unwind c'era dell'infodump ma era ben gestito e sempre nel giusto momento. Qui non ho capito. Vabbè. Pazienza.
A questo punto rimango curiosa su una terza opera dell'autore che, a mio avviso, rimane un bravo scrittore con molta fantasia e notevole sensibilità. Ha pubblicato oltre venti romanzi, spero che traducano altro ^^

Fonte: LIBRI E CAFFELATTE

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