mercoledì 5 ottobre 2011

La piccola principessa di F. Burnett

Breve recensione presa da Libri e Caffèlatte
DeAgostini

INCIPIT
Seduta sui cuscini di una carrozza a nolo, accanto al padre, una bimbetta osservava dal finestrino le strade affollate di Londra. Era pieno pomeriggio ma i lampioni erano già accesi e le vetrine illuminate per sconfiggere la fitta nebbia giallastra che aveva avvolto la città.
La piccola aveva sette anni, ma dal suo sguardo, dall'espressione intenta del suo visetto si sarebbe detto che fosse molto più matura. Il suo nome era Sara Crew.

TRAMAQuando il destino strappa Sara dalla sua amata India e la porta in un elegante ma tetro collegio inglese, la bambina non si perde d'animo. Da tempo infatti ha imparato a trarre forza dalle meravigliose storie che sa inventare... e quante nuove amiche si conquista raccontandole!
Ma dopo la morte del padre, l'arcigna direttrice del collegio non ha nessuna pietà per l'orfana ridotta in miseria: se non vuole finire in mezzo a una strada, la bambina dovrà adattarsi a fare da inserviente  alle sue compagne di un tempo.
Giorno dopo giorno la piccola affronta difficoltà e umiliazioni con coraggio, onestà e nobiltà d'animo, proprio come farebbe una vera principessa, senza mai abbandonare la speranza che un giorno la sua favola possa avere un lieto fine.
Un'immagine dal MERAVIGLIOSO anime ^__^
Sara e la sua "amica" Priscilla
CONCLUSIONIHo letto questo romanzo unicamente per fare un confronto con l'anime Lovely Sara (小公女セーラ Shōkōjo Sēra) perchè sapevo esservi numerose differenze.
Per quel che riguarda il libro da solo, mi spiace dirlo ma mi ha molto delusa

Anche se un romanzo è per bambini, certi orrori grammaticali non sono scusati, anche se lo scritto risalisse a 2000 anni fa! E' scritto male e in modo superficiale con sbalzi temporali e di luogo nel giro di una riga.
Esempio: siamo nel collegio con Sara, nella riga dopo senza nessun avviso siamo in India col padre, nelle tre righe dopo ancora ci ritroviamo nel collegio ma con Miss. Minchin...  da mal di testa!

La trama è peggiore rispetto l'anime, ci sono assurdità "fantascientifiche" inspiegabili con il buon senso. Non può essere che due persone (il socio e il padre di Sara) lavorino a stretto contatto per 4 anni senza che venga nominata mai Sara! Non esiste che in 4 anni non venga nemmeno fatto un accenno al collegio. Nel romanzo Sara entra in collegio a 7 anni e la festa di compleanno dove muore il padre è per gli 11 e in tutto questo tempo mai una visita solo alcune lettere. 

Il personaggio di Sara è poco cortese, risponde in modo sgarbato e parecchie volte (da ricca e da povera). E' tutto tranne che dolce e umile come nell'anime. In più, in una circostanza precisa tratta male la bambola! Improbabile per il personaggio di Sara "buona"!
Una volta povera, farà commissioni e insegnerà francese non farà certo "i lavori pesanti" come nell'anime e non subirà certo tutte le umiliazioni ... e le cattiverie! La Sara originale del romanzo NON mi è piaciuta.
Insomma, l'anime Lovely Sara sarà uscito dal cilindro magico perchè del romanzo c'è ben poco! 

Il libro non lo boccio più che altro perchè senza non sarebbe nato l'anime, ma NON LO CONSIGLIO! a meno che non vogliate crearvi una vostra personale opinione. In quel caso, auguri^^
Prossimamente, ne farò una recensione approfondita da Procino Kafè per evidenziare le differenze Libro/anime^^

1 commento:

Unknown ha detto...

Non sono assolutamente d'accordo con questa recensione.La Sara originale non è affatto poco cortese:e altrettanto dolce e gentile ma allo stesso tempo consapevole e cosciente della sua dignità e del suo valore.La Sara del libro è più umana e credibile rispetto a quella del cartone in quanto sia da ricca che da povera non perde dignità.E se risponde a tono lo fa perché sa di essere nel giusto.Nel cartone non vedi mai Sara rivendicare i suoi diritti;subisce in silenzio e col sorriso.

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