venerdì 30 settembre 2011

Lasciami entrare di J. A. Lindqvist

MARSILIO
INCIPIT

Il luogo

Blackeberg.
Fa pensare a quei dolci rotondi di pasta di cocco, magari fa venire in mente la droga. Una vita decente. Si pensa alla metropolitana, ai sobborghi. Poi probabilmente non viene in mente nient'altro. Anche lì, come dappertutto, ci abita della gente. È per questo che il quartiere è stato costruito, perché le persone avessero un posto dove abitare. Non è un luogo cresciuto in modo naturale, no. (...)

Nessuno li vide quando si trasferirono.
A dicembre, quando alla fine la polizia riuscì a rintracciare il trasportatore che aveva effettuato il trasloco, questi non aveva molto da raccontare. Nella sua agenda del 1981, aveva soltanto scritto «18 ottobre: Norrköping Blackeberg (Stoccolma)». Ricordava che si trattava di un uomo e di sua figlia, una ragazza carina.

TRAMA: Il quartiere calmo e "noioso" di Blackeberg, un sobborgo di Stoccolma, viene scosso da una serie di omicidi. Persone sgozzate e prosciugate del sangue vengono trovate abbandonate nel bosco. La polizia indaga.
Oskar, un ragazzino di dodici anni timido e introverso, è vittima dei compagni di classe. Si sfoga nel parco del suo condominio la notte accoltellando delle piante. Eli, una ragazzina all'apparenza sua coetanea, si è trasferita da poco nel palazzo con un uomo che Oskar suppone essere il padre.
Tra i due nascerà un'insolita amicizia che sfocerà nell'inquietante accettazione di essere soli nel mondo. E contro il mondo.

CONCLUSIONI: Mi è piaciuto molto anche se lo stile è prolisso e spesso si dilunga annoiando un po', ma nulla di "grave". Alla fine si supera la parte lenta e ritorna con scene interessanti e ben gestite. Si gioca molto sulle atmosfere. Il personaggio della bambina è fantastico. 
Consigliato e promosso!

mercoledì 28 settembre 2011

Jane e la disgrazia di Lady Scargrave di S.Barron

TEA

INCIPIT
17 marzo 1803
N.4, Sidney Place,  Bath
Quando una giovane gentildonna più dotata di buone maniere che di  mezzi ha il buon senso di conquistare l'affetto di un gentiluomo più anziano, vedovo, possidente e agiato, si considera solitamente che il connubio sia dovuto all'intelligenza di entrambe le parti. La gentildonna ottiene quella posizione nella vita per la quale  le sue amiche possono invidiarla e congratularsi con lei, mentre il gentiluomo, in età ormai avanzata, conquista tutto ciò che può essere offerto dalla gioventù, dalla vivacità di spirito e dalla bellezza. (...)
Tuttavia, allorchè il gentiluomo anziano muore all'improvviso di disturbo gastrico dopo tre mesi di matrimonio ...

TRAMA: In visita presso l'amica, la bellissima e giovane Isobel Payne, Contessa di Scargrave, Jane Austen è testimone di una tragedia: il Conte Frederick, marito di Isobel, colto da improvviso e inspiegabile malore, muore in poche ore. La scomparsa prematura del marito, dopo tre soli mesi di matrimonio, getta la povera Isobel nella più cupa disperazione. Tuttavia la vedova scopre ben presto che non si tratta che dell'inizio delle sue disgrazie: di li a breve infatti una misteriosa missiva la raggiunge, nella quale sono contenute oscure minacce e la duplice accusa di omicidio e di adulterio. Terrorizzata, Isobel invoca l'aiuto di Jane, la sola di cui si può fidare, ma soprattutto l'unica, tra i presenti al castello nella notte della tragedia, che non tragga alcun vantaggio dalla morte di Lord Scargrave. Contando sulle sue ben note doti di comprensione dell'animo umano, Jane si trova così coinvolta in una pericolosa indagine che la porterà a varcare nientemeno che i cancelli della prigione di Newgate e persino la soglia della Camera dei Lords, arrivando a mettere a repentaglio la sua stessa vita.

CONCLUSIONI: Ogni tanto provo qualcosa di diverso. Accade raramente che questo qualcosa di riveli piacevole. Spesso mi ritrovo con una lettura lasciata a metà, altre volte invece la porto a termine con un piacevole ricordo. Come in questo caso.^^
In pratica, siamo di fronte a una sorta di Signora in Giallo del 1800 dove Jessica Fletcher altri non è che la scrittrice Jane Austen! Già! Un'altra scrittrice che porta una rogna pazzesca! Perchè rogna? Lo sanno tutti! Ogni volta che arriva lei, qualcuno nelle vicinanze schiatta! Ecco perchè ... scherzo, ovviamente! ^^
A parte gli scherzi, che s'è inventata la Barron? Una saga di libretti auto-conclusivi di genere giallo, con un po' di romanticismo e con protagonista la Austen che fa la detective improvvisata ...
L'intelligenza e la cultura dell'autrice (Austen, il personaggio del romanzo) le permettono di collegare gli eventi e di trovare la verità sul caso in questione.
Il testo è molto scorrevole e si legge bene, anzi benissimo. Ho notato molta cura nel dettaglio e i personaggi sono ben gestiti. Le ambientazioni sono curate così come le parti storiche.
E' un giallo anche se c'è un pizzico di avventura, quindi lo consiglio a tutti i fan dei vari Tenenti, di CSI e simili ^_^ perchè il fatto che sia Jane Austen la protagonista e non Miss Marple non cambia granchè l'essenza.
Non leggerò gli altri, è stato un esperimento.
PROMOSSO!

Fonte: LIBRI E CAFFELATTE

La Contessa nera di R. Johns


La RECENSIONE completa la trovate QUI!

INCIPIT
22 agosto 1614
Csejthe, Ungheria del Nord
Al reverendo Elias Lani, Zilina
Dominus vobiscum
E' con profondo  rammarico che mi vedo costretto a informarvi che la vedova Nadasdy è spirata ieri sera senza pentirsi dei suoi crimini, sebbene io e il reverendo Ponikenus abbiamo fatto tutto il possibile per indurla a confessare. (...)

PARTE I
Extra Hungariam non est vita
1° gennaio 1611
Il ragazzo e suo padre sono giunti all'alba per murarmi nella torre. Venivano dal villaggio ai piedi del castello, con il loro asino e il carretto pieno di attrezzi. Io ero sveglia da ore, a fissare dal davanzale il cielo che da nero volgeva all'azzurro chiaro, ed è così che ho sentito il loro scalpiccio sulla neve della corte: due sagome scure l'una all'altra, intente a bisbigliarsi qualcosa all'orecchio, rabbrividendo con lo sguardo rivolto alla mia finestra e segnandosi in fronte quasi fosse un mostro.

TRAMA: (dalla copertina) Ungheria, 1611. L'alba illumina l'imponente castello di Csejthe. Nella torre più alta, una donna completamente vestita di nero è sveglia da ore. Il suo sguardo austero è rivolto verso una feritoia nel muro che mostra solo un piccolo squarcio di cielo. Quello squarcio di cielo è l'unica cosa che scorgerà per il resto della vita. Murata viva in quella stanza fino alla morte: così ha decretato il conte palatino. Ma la contessa Erzsébet Báthory non ha nessuna intenzione di accettare supinamente il destino che le viene imposto. Non l'ha mai fatto nella sua vita.
Fin da bambina Erzsébet è stata una ribelle, innamorata solo dei libri e delle folli corse con il suo cavallo, sorda ai severi insegnamenti della madre sulle arti femminili. Ha solo sei anni quando, nella sua dimora tra i freddi monti della Transilvania, assiste ad atti di violenza indicibili. Atti che la segnano nel profondo e che non dimenticherà mai. Neanche quando, appena adolescente, è costretta a sposare l'algido e violento Ferenc Nádasdy. Un uomo sempre lontano, più interessato alla guerra e alle scorribande che a lei. Erzsébet è sola, la responsabilità dei figli e dell'ordine nel castello di Sárvár è tutta sulle sue spalle. Spetta a lei gestire alleanze politiche e lotte di potere.
Lotte sanguinose, piene di sotterfugi e tranelli, che fanno emergere la parte più oscura della contessa, un'anima nera. Strane voci iniziano a spargersi sul suo conto. Sparizioni di serve torturate e uccise, nobildonne svanite nel nulla.
Chi è davvero la donna imprigionata tra le gelide pietre di Csejthe? È solo vittima di una cospirazione per toglierle il potere? O il male è l'unico modo per Erzsébet di sopravvivere in un mondo dominato dagli uomini?

CONCLUSIONI: Mi sento in dovere, oltre a dirvi la mia personale opinione, di fare una duplice conclusione/suggerimento perchè io, lo ammetto, sono partita prevenuta e con determinate aspettative basate sul personaggio storico.
Inizio col dirvi cosa NON è:
NON E' UN ROMANZO HORROR
NON E' UN HARMONY 
NON E' UN PARANORMAL ROMANCE
A me è sembrato più un romanzo STORICO SOFT (molto ma molto leggero) e senza scene esplicite di sesso nè di battaglie. Viene spesso fatta una sorta di introduzione all'inizio di alcuni capitoli spiegando (non mostrando!) gli eventi storici in corso.
Non è horror perchè a parte una leggera velatura di pazzia della Contessa non mi sono immersa in un'ambientazione particolarmente intensa e oscura. Non ho nemmeno percepito l'anima nera.
Non è un Harmony, non c'è romanticismo nemmeno a pagarlo! Non c'è stato un solo momento dove mi sono sentita coinvolta o palpitante. Non c'è emozione, io non l'ho avvertita.
Non è un PR, non c'è il minimo accenno a eventi surreali. Non ci sono nemmeno riti esoterici o di magia nera come voleva la leggenda.

MIA OPINIONE: Io, conoscendo la Contessa Bathory, mi aspettavo tutt'altro! La donna descritta in queste pagine non è la Bathory famosa ma una "rivisitazione personale" dell'autrice, a mio parere.
E' un po' come se avesse tolto a Dracula la sete di sangue o a Dorian Gray la vanità. E concedetemelo, è come se avesse tolto a Fujiko le tet ... cioè volevo dire l'egoismo ;)
La noia è stata molta.
A un certo punto (circa dopo la metà, dopo un evento che non vi dico per non inserire spoiler) ho sperato: "Oh! Adesso cambierà! Adesso farà qualcosa!"
E invece nisba!
Una delusione! Le mie aspettative, tradite.
I diversi motivi per cui l'ho comprato, non hanno trovato riscontro in niente.
Quindi, BOCCIATO!
Un vero peccato, pazienza :(

Comunque, non siamo tutti uguali. E il libro non è un "brutto" libro.
Quindi aggiungo due tipologie di potenziale lettore con relativo mio suggerimento:

IL MIO PRIMO SUGGERIMENTO è per chi come me già conosce il mito e spera di leggere della Contessa-vampira, di "vivere" scene forti considerando che era una sadica, di "vivere" un personaggio schizofrenico giunto fino ai giorni nostri proprio per la sua pazzia: LASCIA PERDERE!
Quella Bathory qui non la troverai. Qui è solo una donna comune con la mania di picchiare le serve e con il pallino dei soldi, cosa abbastanza scontata per quei tempi! La pazzia che viene descritta, se escludiamo le due frustatine date in tre scene del libro, sembra dettata dalla frustrazione e non da vera pazzia!
Secondo me, l'autrice non è stata in grado di entrare nella testa di una maniaca demente autentica come poteva essere la Bathory anche perchè ha tolto l'elemento chiave della sua vita: il sangue!
Qui è quasi una versione alternativa e annacquata della Bathory storica.

IL MIO SECONDO SUGGERIMENTO è per chi non sa nulla della Contessa, non gli frega della venatura vampiresca e del sangue e apprezza lo storico-femminile-soft: POTREBBE PIACERTI!
Alla fine, però, devo essere capace di mettere da parte le mie aspettative e dare un giudizio asettico.
Questo romanzo si è lasciato leggere, è scorrevole anche se gli eventi narrati si sviluppano lentamente. Quindi se ti piacciono i romanzi di "vita di corte" (tanto per capirci, anche se non siamo davvero a corte ma il tenore è quello) al femminile senza battaglie e con pochissime scene "leggermente" cupe, potrebbe risultarti una piacevole lettura.

EVERLOST di N. Shusterman

Cover PIEMME FREEWAY 2009
Recensione completa QUI!


EVERLOST (uscito nel 2006 negli USA ma da noi solo nel 2009) è il primo libro di una trilogia chiamata Skinjacker. L'autore ha già pubblicato nel 2010 in America Everwild. Ed è NOVITA' recente il terzo e conclusivo Everfound. E da noi? Mha! Per ora c'è solo il primo, che io sappia.

INCIPIT
Verso la luce ...

Un tornante sopra una foresta morta, un giorno come tanti. 
Una Toyota bianca andò a sbattere contro una Mercedes nera creando, per un momento, una macchia grigia. Alexandra, Allie per gli amici, era sulla Toyota. Stava discutendo con suo padre a proposito del volume della radio e proprio in quel momento aveva slacciato la cintura di sicurezza per sistemarsi la camicetta.
Nel sedile posteriore della Mercedes c'era Nick, vestito per il matrimonio del cugino. Voleva mangiare la stecca di cioccolata che aveva tenuto in tasca per tutta la mattina, ma siccome stava seduto tra il fratello e la sorella, e loro continuavano a spintonarlo, la cioccolata gli si era spalmata in faccia. Era un'automobile pensata per quattro passeggeri, però erano in cinque a bordo, quindi niente cintura di sicurezza per Nick.
Sulla strada c'era anche un pezzo di acciaio, piccolo ma tagliente, caduto da un camion di rottami. Almeno una dozzina di auto erano riuscite a evitarlo, ma la Mercedes non fu altrettanto fortunata. Sfrecciò sopra il metallo, la ruota anteriore esplose e il padre di Nick perse il controllo dell'auto.
Mentre la Mercedes schizzava oltre la linea di mezzeria piombando in mezzo al traffico che proveniva in senso opposto, Allie e Nick alzarono lo sguardo
Entrambi scorsero un'auto avvicinarsi a una velocità pazzesca
Non videro tutta la loro vita scorrergli davanti agli occhi, non ci fu il tempo. Accadde tutto così in fretta che nessuno dei due pensò o sentì granché. L'urto li sbalzò in avanti. Sentirono lo schiaffo degli airbag che si gonfiavano, ma a quella velocità, e senza cintura di sicurezza, non c'era molto che gli airbag potessero fare. Sentirono il parabrezza contro la fronte.
L'istante dopo, c'erano passati attraverso.
Lo schianto del cristallo si trasformò nell'ululato del vento e il mondo diventò buio.

TRAMA (quarta): Nick sta andando al matrimonio del cugino quando la Mercedes del padre va a schiantarsi contro la Toyota sulla quale viaggia Allie, in quel momento impegnata a discutere con i genitori sul volume della musica che sta ascoltando. 
Molto tempo dopo, che per Nick e Allie dura solo un attimo, i due si risvegliano. Sono morti, eppure sono rimasti qui, nel mondo. Il mondo però non si accorge più di loro. Per un motivo sconosciuto sono rimasti incastrati fra la vita e la morte in quella specie di limbo che si chiama Everlost
È pericoloso, è spaventoso ma non è disabitato. Molti altri vivono, se così si può dire, in quella sospensione del tempo e del giudizio, ma nessuno di loro è adulto. A Everlost ci sono solo ragazzi, tutti cristallizzati nell'attimo in cui sono morti. Stessi vestiti, stesse abitudini, stesso linguaggio. Stessa angoscia, almeno all'inizio.
Poi l'abitudine prende il sopravvento e tutti si rassegnano a perdere la memoria del proprio passato. Ci si dimentica della propria famiglia, dei propri amici; persino del proprio nome
Tutti gli abitanti di Everlost si rassegnano e dimenticano. Tutti, tranne due.

CONCLUSIONI: è un gradevole romanzo ma è per ragazzi. Lo consiglio a chi avesse un'età tra i 12 e i 15 anni. Se proprio uno fosse più grande e molto curioso, si lascia leggere ma senza troppe aspettative.
Il finale è aperto ma non tronco.
Onestamente, io non leggerò i seguiti. In alcuni momenti mi sembrava di leggere una favoletta per i bambini che introducesse l'argomento dell'aldilà e di come potrebbero essere i "cattivi". Troppe ingenuità e molti cliché.
Comunque alcune idee sono davvero gradevoli. Speravo si trattasse di un libro per tutti come Unwind, che è stato pubblicato con un solo anno di differenza, infondo. Ho riscontrato un abisso, invece.
Forse, è solo una mia supposizione però, l'autore li ha scritti con molti anni di distacco ma è la casa editrice che li ha pubblicati vicini. Chissà?
Anche lo stile è molto diverso.
Unwind era fresco, originale. Non mi sono mai annoiata.
Purtroppo Everlost è spesso lento e noioso con una struttura stilistica inferiormente netta. Il pov è ballerino, colmo di infodump buttati a casaccio (la storia della nave gettata in bocca al lettore direttamente dall'autore come fosse preso da wikipedia? Perchè?). Anche in Unwind c'era dell'infodump ma era ben gestito e sempre nel giusto momento. Qui non ho capito. Vabbè. Pazienza.
A questo punto rimango curiosa su una terza opera dell'autore che, a mio avviso, rimane un bravo scrittore con molta fantasia e notevole sensibilità. Ha pubblicato oltre venti romanzi, spero che traducano altro ^^

Fonte: LIBRI E CAFFELATTE

venerdì 16 settembre 2011

EverWorld 8 e 9 di K.A. Applegate

Per gli altri libri della saga ecco i link:
-Libri 2010 (volumi 1, 2, 3 e 4)
-Libri 2011 (volume 5 QUI!)
-Volume 6 QUI!
-Volume 7 QUI!

"EverWorld 8 - L'albero dei due Mondi"
MONDADORI
INCIPIT
FUOCO!
Le fiamme guizzavano, lingue di fuoco rosse, gialle, dorate si alzavano dal basso. Doppio tormento: il fuoco e la paura del fuoco. Stavo per bruciare vivo.
Le fiamme avvolsero il tronco dell'albero in un lampo, un fuoco innaturale, troppo veloce, avanzava troppo rapidamente. Le fiamme salirono lungo il tronco e si fermarono proprio sotto a David. Si propagarono sui rami, come se qualcuno li avesse cosparsi di benzina.
Sentii delle grida, alcune umane, altre no. I demoni danzavano tra le fiamme, felici nel loro elemento. Si riempivano le mani di fuoco e se lo gettavano sul viso, come se fosse acqua, e ridevano al vederci gridare, piangere, implorare.
La voce di David era un grido roco. Continuamente ripetuto. O era la mia? Dalla gola mi usciva un suono agghiacciante, un suono che non avrei mai saputo produrre di mia volontà, un suono spremuto dagli angoli più oscuri e remoti della mia mente. Soffocavo nel fumo, nel vomito del demone, nel mio stesso terrore.
Poi... un sibilo, un movimento velocissimo, un'ombra roteante e scintillante. Colpì il tronco e proseguì il volo. Il tronco scivolò giù, tagliato in obliquo a pochi centimetri dai piedi di David. Altri sibili, altri ancora. Una lama passò attraverso una delle creature, che non venne ferita, ma smise di ridere.

Monte Olimpo (immagine presa QUI!)
BREVE RIASSUNTO FINO A QUESTO PUNTO E TRAMA: Il punto di vista è quello di Jalil, diviso tra Everworld e il mondo reale dove cerca di avere un primo appuntamento con Miyuki, la ragazza dei suoi sogni.
Dopo essere stati sull'Olimpo, dopo una battaglia con e tra gli dèi stessi, il gruppo di amici (Jalil, Chris, David a April) si ritrovano con Senna. La dèa Athena la salva, in realtà, ingaggiando una vera sfida con gli altri dèi. 
Tutto per colpa dei ragazzi stessi che hanno portato in Everworld la polvere da sparo! Le cose si stanno complicando molto.

Everworld è come una bolla, per capirci. Tutti gli dèi si unirono per crearla. Ci misero dentro tutto quello che nel nostro mondo erano le civiltà perdute, i miti, le leggende.
Problema: altri "immortali" di un'altra galassia hanno deciso che Everworld era "carino" e l'hanno voluto conquistare. Hanno fatto breccia nella bolla e iniziato una guerra. Gli "alieni" al momento sono rappresentati dagli Hetwan e dagli Coo-Hatch. Il dio degli Hetwan, Ka Hanor, si nutre degli altri dèi.
Quando David, Chris, April e Jalil furono rapiti dai Coo-Hatch, popolo che lavora perlopiù i metalli, per salvarsi la vita gli diedero un libro di chimica. Da lì, senza volere, i quattro amici hanno generato uno squilibro fortissimo e a loro danno.
I Coo-Hatch vogliono solo andarsene da Everworld e pretendono che Zeus li aiuti. Da lì lo scontro sul monte Olimpo. Peccato che solo Senna possa condurli a casa, forse.
Il personaggio di Senna inizia a farsi più definito.
E' una sorta di porta, un'anomalia trans-dimensionale. Ha poteri particolari come quello di cambiare forma e aspetto, riesce a curare e a indurre "il desiderio".
Senna sostiene di poter viaggiare solo da Everworld e il mondo reale e non tra Everworld e il mondo dei Coo-Hatch. Forse però potrebbe sua madre.
Se così fosse, i Coo-Hatch rallenterebbero quegli insettoni degli Hetwan, che vogliono solo impossessarsi del mondo di Everworld a tutti i costi. 

In questo nuovo capitolo i problemi alla base sono che Jalil non se la sente di fare un sacrificio a degli dèi che non venera, una capra. Peccato che la mancanza del sacrificio li abbia fatti infuriare.
In un mondo capovolto, gli Orisha pretendono non più la capra ma la STREGA, cioè Senna.

"EverWorld 9 - Sulle rive del Nilo"
MONDADORI
INCIPIT (extended 1 capitolo)
RIUNIONE DI FAMIGLIA
Merope e le altre Amazzoni armate di arco ci accompagnarono a una stanzetta in fondo al cortile. E fu lì... che parlai a mia madre per la prima volta dopo dieci anni.
«E così sei venuta» esordì lei.
«Non avevo molta altra scelta.»
«Sì, lo so. Le trame di Loki non sono passate inosservate. Ma sei riuscita a sfuggirgli. Sono sicura che è stata una bella impresa. Loki è molto pericoloso, molto intelligente... per essere un dio.»
A questo punto la conversazione si arenò. Era tutto qui? Dovevamo starcene in piedi, imbarazzate, in una stanzetta muffita, come due sconosciute che imbastiscono una conversazione frammentaria mentre aspettano l'autobus?
«Come te la sei passata, Senda?»
«Mi chiamo Senna adesso» la corressi.
Lei aggrottò la fronte.
«Senna? È il nome di una pianta usata in medicina, per lo più come lassativo.»
«Già. Per fortuna i ragazzi a scuola non perdono molto tempo a spulciare i dizionari.»
Lei abbassò gli occhi.
«Come te la sei passata?»
«Come me la sono passata? In questi ultimi dieci anni, da quando mi hai scaricata? Come me la sono passata, l'unica della mia specie, imprigionata in un mondo pieno di idioti ciechi, sordi e muti? Bene, mamma.' Benissimo. E tu, come te la sei passata?!»

CAPITOLO 1

Avevo sette anni quando mia madre mi disse che sarebbe andata via.
Ricordo che le luci del treno erano troppo forti, era impossibile vedere fuori dal finestrino. Il vagone sobbalzava e dondolava. Un uomo dormiva, il mento sul petto, e respirando fischiava. Un'infermiera si era tolta una scarpa bianca e si massaggiava il piede.
Eravamo sedute sui duri sedili di plastica, io e mia madre. Lei era nervosa, molto tesa, e si vedeva bene. Osservava troppo attentamente gli altri passeggeri. Mi parlava sussurrando, tenendo le labbra vicine al mio orecchio. Mi faceva un po' di solletico.
«So che non capisci, Senda. Non puoi capire veramente, non ora almeno. Ma se ti tengo con me, tesoro, se restiamo insieme, avremo dei guai. Ci sono delle persone cattive che potrebbero... non voglio spaventarti, zuccherino, non voglio che ti preoccupi. Devi solo fidarti della tua mammina. Un giorno capirai.»
Mi posò la mano sulla guancia, mi carezzò la faccia e i capelli. E mi baciò sulla tempia.

Fiume Nilo (immagine presa QUI!)
TRAMA: A parlare è SENNA! Iniziamo con lo scoprire che sua madre Anica l'ha mollata al padre quando aveva sette anni. Lui era già sposato con una figlia, April. Restio a tenersi la bimba, viene "ipnotizzato" e circuito da Anica che scompare subito dopo. Il nome della bimba è SENDA ma il fraintendimento proseguirà fino al nuovo incontro con la madre.
Con gli altri del gruppo devono risalire il Nilo, le Amazzoni sono lì per ripulire gli Egizi delle loro ricchezze. La madre di Senna/Senda non si scomporrà molto quando rivedrà la figlia. Anzi, avvertendo il pericolo (Senna è diventata molto potente) non si farà scrupoli a chiamare un vecchio amico, Merlino, che tanto la voleva.
Un capitolo avvincente che spiega molto sulla saga e su Senna.

Il titolo originale è INSIDE THE ILLUSION uscito nel 2000. Per ora è il più bello della saga.
Senna si rivela un personaggio fantastico. Cinico, freddo, egoista, spietato. Considera gli uomini inferiori, cose da usare per i propri fini, sacrificabili per il suo benessere.
Esiste lei e quello che lei vuole: diventare la dèa di Everworld!
Ma ci sono dei compromessi, anche nel mondo "senza senso" di Everworld.

SBALZI TEMPORALI
Siccome Senna controlla il ponte che collega i due mondi, Everworld e quello reale, ovviamente non viene sbalzata come gli altri. E' molto interessante come la Applegate ha mischiato i ricordi di Senna, quindi, con la storia. Ogni tanto è la stessa Senna a raccontarci qualcosa di lei, di quello che le è successo, del suo rapporto con la sorellastra April ma soprattutto ci svela i suoi pensieri.

Questo libretto, vi assicuro essere una perla ^_^

Mancano tre libri alla fine.
Alla prossima.

Nota: sembra che la saga di Everworld non sia stata scritta solo dalla Applegate ma anche da una collega "ghost writer". Secondo me, potrebbe anche essere. Comunque sia, è una saga per ragazzi davvero interessante e di qualità. COMPLIMENTI ALL'AUTRICE UFFICIALE E ALLA GHOST ^^

FONTE: articolo riportato da LIBRI E CAFFELATTE

giovedì 8 settembre 2011

John Carter (di Marte)


La RECENSIONE completa del libro con il trailer del film che uscirà nel 2012 la trovate QUI!
A seguire un assaggio ^^

E' arrivato il trailer di John Carter di Marte tradotto in italiano. Il film prodotto da DISNEY-PIXAR con un budget di ben 300 milioni di dollari ( O_O ) per la regia di Andrew Stanton (Wall-E e Alla ricerca di Nemo) presenta tutti gli aspetti "fantastici" dell'opera di Edgar Rice Burroughs (1875-1950). Metto le date dell'autore perchè ad alcuni potrebbero sfuggire.

Stiamo parlando di un visionario, un genio che all'epoca ha scritto libri che sono divenuti leggenda!
Burroughs è anche solo il padre di TARZAN, è sarà poco! ^^
John Carter è un'opera del 1912 colma di creature e situazioni per l'epoca STRAORDINARIE!
Non a caso infatti i suoi libri sono stati cannibalizzati a più non posso. Molti autori, fumettisti e il cinema stesso hanno preso spunti dai suoi scritti senza rendergli merito (non tutti, ovvio!). Se vi sembrerà "tutto già visto" c'è un perchè. Perchè, chi prima chi dopo, s'è rivolto a lui per avere idee.
MA LE IDEE ERANO LE SUE!
Sono contenta dell'uscita di questo film, speriamo che il cinema renda omaggio a un grande scrittore. Se lo meriterebbe!

INCIPIT
Sono molto vecchio, non so esattamente quanto. Forse ho cento anni, forse più; ma non posso dirlo perché non sono mai invecchiato come gli altri uomini e non ricordo neppure di avere avuto un'infanzia. Fin dove arriva la mia memoria, ricordo di essere sempre stato adulto: un uomo di circa trent'anni.
Oggi il mio aspetto è identico a quello di quaranta e più anni fa, eppure sento che non posso continuare a vivere per sempre; che un giorno affronterò la vera morte dalla quale non c'è più resurrezione. Non so perché dovrei temere la morte, io che sono morto due volte e sono sempre in vita; tuttavia, al suo pensiero, provo lo stesso orrore che provate voi, che non siete mai morti. Ed è a causa di questo terrore della morte - credo - che sono così convinto che morirò.

La TRAMA è un crescendo di avventure già nel solo primo libro. 
Nel LIBRO come nel film (almeno la sensazione dal trailer è questa, poi si vedrà) abbiamo lo scrittore Burroughs che riceve un telegramma. Il Capitano John Carter, per lui lo zio Jack, gli chiede di fargli visita.
Alla stazione chiede a un uomo di accompagnarlo. Scopre che lo zio Jack è morto. Apprende le sue ultime volontà, tra le altre quelle di essere deposto in una cassa aperta in una tomba speciale già costruita in Virginia. Trova anche un manoscritto che non avrebbe dovuto leggere prima di undici anni e divulgato non prima dei ventuno. Così farà.

John Carter concept Phil Saunders'
John era un soldato sudista che aveva combattuto nella Guerra di Secessione. Lo scrittore se lo ricorda bene anche se era piccolo l'ultima volta che lo aveva visto. 
Dal libro: "Ero un bambino di cinque anni, allora, ma ricordo perfettamente quell'uomo alto, atletico, il volto liscio e la pelle scura, che io chiamavo Zio Jack. (...) Era un gran bell'uomo, alto più di un metro e ottantacinque, le spalle ampie e i fianchi sottili, e aveva il portamento di chi è abituato a combattere. I suoi lineamenti erano regolari e marcati, i suoi capelli erano neri e tagliati corti, e i suoi occhi grigio acciaio riflettevano un carattere forte e leale, pieno di fuoco e d'iniziativa. I suoi modi erano raffinati, e la sua etichetta era quella di un gentiluomo del Sud della classe più elevata."

Inizia a leggere di molti anni prima quando, nel 1866, John era partito con un amico, il Capitano James K. Powell, alla ricerca di una miniera d'oro nel deserto dell'Arizona.  
Lui e il suo amico, dopo giorni di ricerca, si ritrovarono inseguiti dagli indiani. Il Capitano Powell morì, John trovò rifugio in una grotta. Si trascinò dentro, sempre più in profondità. 
John perse i sensi. Vide il suo corpo dall'altro come fosse un'esperienza extracorporea. In realtà ebbe una trasmigrazione dell'anima.
Quando riaprì gli occhi, si scoprì nudo e in una terra straniera che gli abitanti del posto chiameranno Barsoom ma lo stesso John sa essere Marte (per motivi che nel romanzo spiega ma che non riporto per non sciupare una sorpresina ^^)

CONCLUSIONI: a mio avviso MERITA DAVVERO!

FONTE: LIBRI E CAFFELATTE

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