mercoledì 15 giugno 2011

EverWorld 6 - Inseguiti dagli Hetwan di K.A. Applegate

MONDADORI
Recensione completa QUI!


INCIPIT 
(extended con un anticipo del primo capitolo)

LA QUIETE PRIMA
DELLA TEMPESTA

Mi guardai intorno, e adesso c'era luce...
Il primo pensiero, la prima idea fu di avere davanti una donna bellissima. E, nonostante la faccia che mi si stava gonfiando a vista d'occhio, nonostante la fifa blu, nonostante la rabbia che sentivo contro Jalil e David e anche contro April, sebbene non avesse fatto o detto niente, nonostante tutto questo, ero incantato. Attratto.
L'angelo era bello, con un viso dominato da immensi occhi verdi e luminosi, incorniciato da riccioli d'oro, con una bocca ben disegnata, labbra carnose e denti bianchi e brillanti.
E solo allora, solo dopo essere stato travolto da quella prima ondata di un'improbabile lussuria dei sensi, solo allora mi resi conto che quell'angelo era un uomo.
«Buona sera» disse con una voce al cui confronto i più bei gorgheggi di April sembravano il gracidio di uno stagno di rane. «Il mio nome è Ganimede...»
Restammo a bocca aperta.
Era alto, ma non alto come Loki. E non certo così spaventoso. Era praticamente quasi nudo. L'unica cosa che lo copriva era una specie di lieve drappo bianco che sembrava sempre sul punto di scivolare giù dai fianchi stretti...
Ganimede si avvicinò...
«C'è cibo. C'è vino. C'è amore. "Ogni tristo pensier caschi: facciam festa tuttavia. Chi vuol esser lieto, sia..."»
«"Di doman non c'è certezza"» concluse April.
Ganimede sembrò sorpreso.
«Sì. Come dici tu, è meglio fare festa, mangiare, bere, stare in allegria, perché non c'è certezza nel domani.»

CAPITOLO I
Dunque, in pratica, le cose ci stavano andando piuttosto bene. Eravamo scappati dal Regno dei Folletti, il che non era stato facile come potrebbe sembrare. Avevamo evitato di essere inceneriti da Nidhoggr, il drago grande come Rhode Island, di guardia alla porta posteriore dell'allegro mondo degli Inferi di Hel. Avevamo venduto il nostro mezzo satiro con un buon margine di guadagno (a dire il vero, noi non avevamo pagato niente per averlo...). Avevamo creato la prima società di telecomunicazioni di Everworld, nel Regno dei Folletti, in cambio di un paio di grosse manciate di diamanti.
Eravamo un gruppo di adolescenti ricchi, allegri e spensierati.
E sarebbe stato tutto perfetto, roseo e dorato, se non avessimo avuto alle costole un sacco di gente: Loki, divinità nordica dalla progenie schizofrenica; Hel, sua figlia, mezza morta e putrefatta e mezza viva e mozzafiato; il secondo figlio di Loki, il Serpente del Midgard (al cui confronto Nidhoggr sembra un girino); Fenrir, il figlio-lupo di Loki, grosso abbastanza da mangiarsi e digerirsi un sofà tutto intero; e infine Merlino, che non è figlio di Loki e probabilmente non è nemmeno cattivo, ma che è pur sempre capace di far tornare in vita un cinghiale arrostito e mandarlo a scannarti.
E adesso, mentre i miei occhioni ancora, pieni di sonno si aprivano a fatica, mentre venivo strappato contro ogni mia volontà dal mondo reale (dove stavo cercando di convincere una ragazza in una chat room su Internet che avevo venticinque anni e avevo fatto i miliardi con i software), adesso, dicevo, mi resi conto improvvisamente che c'era un'altra piccola questione, una cosa da nulla, una nuvoletta nera che rabbuiava la mia visione del mondo altrimenti rosea e serena: eravamo entrati nella terra degli Hetwan.

TRAMAQuesta volta il narratore è Christopher, il mio preferito^^ Il gruppo arriva nella terra degli Hetwan. (Chris dice: "Sono alieni, gli Hetwan. Alti più o meno come un nano. Forse un nano e un quarto. Hanno occhi da mosca e intorno alla bocca tre appendici, simili a piccole braccia, che, non smettono mai di afferrare non si sa cosa nell'a-ria, forse insetti... E hanno le ali."
Conoscono anche  l'ANGELO Galimede, Chris lo descrive così: "Si vedeva ogni singolo muscolo sotto la pelle luminosa, ma non era un Mister Muscolo, un palestrato, uno gonfiato con gli steroidi. Anzi, era piuttosto magro, sebbene non proprio scarno.
Quando si muoveva, si percepiva tutta la sua potenza. Dava l'idea di uno che sarebbe riuscito a passare attraverso un muro di mattoni. Ma dava anche l'idea di uno che si sarebbe spostato per non schiacciare una formica.
Guardai David di sottecchi. Anche lui lo ammirava con gli occhi sgranati e la bocca aperta. Aveva un'espressione considerevolmente stupida. Jalil continuava a deglutire nervosamente.
April guardava Ganimede con ammirazione franca e palese. Se lo divorava con gli occhi. Era patetica. Stava sbavando." 
Faranno conoscenza con Dioniso, con cui Chris si prenderà una bella sbronza ^^
Un nuovo passo verso la scoperta sulla natura di Senna si compie mostrando altre creature di questo mondo fantastico che è Everworld. Un nuovo passo che li porterà fin sull'Olimpo da Zeus.

CONCLUSIONIQuesti libretti sono FANTASTICI! Quando poi parla Chris è ancora meglio! Mi divertono, mi distraggono e non mi stufano mai. Li hanno etichettati erroneamente come "età di lettura 8 anni", ma questo capitolo è un'altra conferma che IN REALTA' sono per TUTTI
Inseguiti dagli Hetwan poi è gestito da Chris che non fa che pensare al sesso, non mi sembra tanto per  un bambino di otto anni! Secondo me, sicuramente sono per un pubblico giovane (più o meno adolescente) ma non sono certo libretti "innocenti" come Geronimo Stilton! 
A mio avviso, sono d'evasione anche per un adulto che cerca una lettura di genere fantastico spensierata, rilassante e di totale svago.
Davvero dei gioiellini. 
PROMOSSO/I
... e la lettura prosegue^^


FONTE: LIBRI E CAFFELATTE

domenica 12 giugno 2011

EverWorld 5 - Il regno dei Folletti di K.A. Applegate

Breve recensione presa da Libri e Caffèlatte
Mondadori

INCIPIT
IL PATTO CON IL DRAGO
«Nidhoggr» sussurrai.
Nessuna risposta.
Iniziai ad arrampicarmi sulla gigantesca montagna d'oro. E finalmente si accorse di me. La testa enorme si sollevò, mi sovrastava. Un rivolo di quindici litri di napalm gli gocciolava dalle fauci e scendeva nell'oro, fon-dendolo.
«Umano» disse il drago. «Non vedo la mia pietra, né la mia lancia, né la mia spada, né il mio calderone.»
«No» risposi, parlando più forte che potevo.
«Non hai un bell'aspetto.»
«No.»
«Ti restano solo poche ore, umano. La pietra che hai dentro il petto è impaziente di bruciarti.»
Annuii.
«Sì. Lo so. Ma so anche come puoi fare per riavere i tuoi oggetti.»
Il drago mi guardò.
«Sei venuto a cercare di convincermi a cadere nella trappola che i folletti mi hanno teso?»
«No. So della trappola. Se la intendono con il nemico, con gli Hetwan. C'entra anche questo, in parte.»
L'enorme occhio che mi stava davanti si dilatò per la sorpresa.
«I folletti vogliono il tuo tesoro. Gli Hetwan vogliono invadere il regno degli Inferi, e non vogliono dover combattere contro di te per farlo.»
Nidhoggr annuì appena. Era come vedere il dirigibile della Goodyear che dondolava nell'aria.
(continua...)

TRAMA: "Ewerworld. Conati di vomito. Più niente da vomitare. Più niente dentro. Pioggia, pioggia forte, fango dappertutto. Io, disteso sulla schiena, la bocca aperta, a cercare di spegnere la sete ardente con una goccia, una goccia, un'altra goccia di pioggia. Un'ora dopo l'altra. Pioggia sulla faccia, sul petto, dappertutto, pioggia negli occhi, nelle orecchie. Una goccia, un'altra goccia, nella bocca impastata di terra." (David)

CONCLUSIONI: In questo quinto capitolo è nuovamente David a parlare, a pensare. Non mi è simpatico come Chris ma mi piace lo stesso. Non so che dire se non che, sebbene siano per ragazzi, trovo questi libretti godibilissimi. Ci sono molti clichè, sicuramente non sono perfetti e qualche forzatura ogni tanto c'è ma si lasciano leggere volentieri. Unico problema: sono brevissimi e finiscono sempre "tronchi" ... uff! Cercherò di velocizzare la lettura in modo da concludere questa saga ^_^
PROMOSSO


FONTE LIBRI E CAFFELATTE

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